Cos’è un computer quantico?
I computer ad oggi sono più efficienti che mai ed hanno ancora un immenso potenziale da sviluppare. Nonostante ciò, il sistema su cui sono sviluppati(il sistema binario) è un sistema molto datato e per molti versi limitato. Per sopprimere a questi limiti, scienziati hanno lavorato ad una nuova tecnologia chiamata computer quantico. I computer quantici non leggono bits (stringe di 0 e 1) ma invece leggono quantum bits o qubits.
Esattamente come una lampadina ed una candela, pur condividendo la stessa funzione, sono due oggetti differenti; un computer quantico ed un computer a sistema binario, sono due tecnologie completamente differenti. Non solo il computer quantico è estremamente più potente e preciso di un normale computer, ma il concetto alla base di esso è totalmente differente.
Il miglioramento apportato dai computer quantici non è nella velocità della spigola operazione, ma è più tosto nel numero di operazioni necessario ad ottenere il risultato finale che sarà esponenzialmente minore.
Di fatto, per ogni qubit utilizzato, per ottenere lo stesso identico risultato in un computer classico, sarebbero necessari 2n dei classici bit. Questo vuol dire che molte operazioni saranno esponenzialmente più lente, se non addirittura impossibili da seguire, su classici computer. Per esempio, se dovessimo svolgere una funzione che richiede l’utilizzo di 300 qubit, per lo svolgimento della stessa identica operazione, un computer classico richiederebbe l’utilizzo di 2300 dei classici bits. (provate a vedere il risultato di questo numero e vi accorgerete della strabiliante potenza di queste macchine)
I computer quantistici un giorno sostituiranno i classici computer binari che usiamo ora, questa è una quasi certezza. Ma al momento sono poco pratici per utilizzi quotidiani e sono utilizzati solo per scopi di ricerca. In oltre, richiedono sistemazioni ridicole, come un ambiente a temperatura quasi perfettamente vicina allo zero assoluto(-273,15 °C) e sono anche lenti rispetto ai supercomputer moderni.
(clicca qui per vedere il primo computer quantico commerciale lasciato da IBM al CES 2019)
L’impatto sull’intelligenza artificiale
Una volta che i computer quantistici supereranno le capacità dei supercomputer – un’impresa che è stata quasi completata – avremo bisogno di metodi per creare istruzioni e comprendere la grande quantità di dati che i computer quantistici producono. L’intelligenza artificiale è perfettamente adatta a questo, e secondo gli esperti è passo successivo più logico.
I computer quantistici e l’intelligenza artificiale condividono un altro fattore: la crescita esponenziale. I processori per i dispositivi quantici sono misurati in qubit, e quelli più avanzati arrivano a circa 50 qubit. A queste dimensioni sono l’equivalente di un supercomputer. A soli 60 qubit, supererebbe la potenza di ogni supercomputer del pianeta combinato, e quindi alcuni.
L’intelligenza auto-replicante, come l’AutoML di Google, potrebbe, in teoria, scalare con i progressi dell’hardware per creare algoritmi molto più complessi di qualsiasi altro umano, al fine di sfruttare la potenza dell’informatica quantistica.
Quando Matrix diventerà una realtà, probabilmente sarà in esecuzione su algoritmi di apprendimento della macchina quantistica.
