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Università Cinese recluta studenti ‘patrioti’ per costruire armi AI

Università Cinese recluta studenti ‘patrioti’ per costruire armi AI

Un Università in Cina ha ingaggiato 27 ragazzi e quattro ragazze per renderli i più giovani ricercatori di armi AI al mondo.

Beijing Institute of Technology (BIT) ha considerato oltre 5000 candidati e i pochi selezionati hanno tutti meno di 18 anni.
Oltre i risultati accademici, BIT ha usato altri metodi di paramentro per selezionare gli studenti.

“Stiamo cercando qualità quali creatività, volontà di combattere e perseveranza nell’affrontare problemi complessi.” ha dichiarato un professore a BIT.

Con il reclutamento di studenti cosi giovani, la Cina ha compiuto un altro passo importante nella corsa per raggiungere l’arma AI definitiva.

Dopo aver concluso il loro primo semestre, agli studenti selezionati verrà chiesto di scegliere una specialità cosi che possano essere assegnati ad un laboratorio rilevante alla determinata specialità scelta e sviluppare dell’esperienza sul campo.

Il corso ha una durata di quattro anni, dopo di che gli studenti dovranno proseguire in un PhD(dottorato) per condurre le iniziative cinesi nello sviluppo di armi AI.

Lo scorso anno, il presidente Cinese Xi Jinping ha dichiarato che “la Cina si concentrerà profondamente sullo sviluppo di queste armi negli anni a venire”.

Armi AI rese indipendenti

In oltre, la Cina sta pianificando di generare energia dal mare tramite l’utilizzo di sottomarini pilotati automaticamente da intelligenze artificiali. Il governo spera’ di avere questo sistema in funzione già a partire dal 2020.

“L’Intelligenza Artificiale non ha un anima, è perfetta per questo tipo di lavori.” ha dichiarato Lin Yang, capo del progetto. “Un sottomarino AI può essere istruito per fermare un sottomarino nucleare nemico o qualsiasi altro tipo di bersaglio. Può persino eseguire un attacco kamikaze.”

Una preoccupazione particolare gira intorno al fatto che i sottomarini Cinesi stanno essendo programmati per svolgere missioni in modo del tutto autonomo, senza ricevere nessun input nel corso di queste. L’attuale norma internazionale al riguardo prevede che ogni tipo di arma richieda un input umano durate le sue missioni prima di giungere ad una decisione finale ed eseguirla.

Se la Cina è pronta a rendere i propri sottomarini completate autonomi, c’è una buona probabilità che sia pronta a fare la stessa cosa anche con altre armi a sua disposizione.

La storia insegna… ancora una volta

Come sempre la storia insegna, per questo motivo è bene ricordare la catastrofe sventata dall’ufficiale sovietico Stanislav Petrov durante la guerra fredda. Nel 1977, un radar sovietico rilevò cinque missili Minuteman lasciati dagli Stati Uniti verso l’Unione Sovietica. Fortunatamente, la lettura del computer era errata e Petrov lo capi in tempo per annullare il lacio dei missili di risposta agli eventuali missili statunientsi.

Quel giorno, l’istinto umano ci ha salvati da una catastrofe nucleare.

“Noi siamo più saggi dei computer.” disse Petrov ad un intervista nel 2010. “Siamo stati noi a crearli.”

Se fosse stata un intelligenza artificiale a prendere la decisione finale al posto di Petrov, oggi staremmo parlando di un esito differente e sicuramente catastrofico. L’ambizione cinese di rendere le proprie armi AI del tutto autonome e prive della necessita di input umani dovrebbe essere un enorme preoccupazione per tutti noi.