Il Massachusetts Institute of Technology ha sviluppato un robot in grado di replicare i sensi del tatto e della visione ed usarli in maniera combinata.

Il robot, sviluppato dagli ingegneri dell’MIT è dotato di una pinza morbida con sensori tattili sensibili alla pressione e di una fotocamera esterna. L’insieme di questi permette a questa intelligenza artificiale di vedere e ‘sentire’ la torre di blocchi con cui sta interagendo.

Mentre il robot muove con attenzione un blocco, un computer processa input visivi e tattili dai suoi sensori e confronta queste misurazioni con le mosse eseguite dal robot in precedenza. Il robot considera anche i risultati di quelle mosse; in particolare se un blocco in una certa configurazione è spinto con una certa quantità di forza, è stato estratto con successo o meno. In tempo reale, il robot “apprende” se continuare a muovere quello specifico blocco o se spostarsi su un altro per evitare che la torre cada.

“Diversamente da altri giochi, che richiedono abilità puramente cognitive, giocare a Jenga richiede anche la padronanza di abilità fisiche e sensitive, quali il tatto. Tutto ciò richiede una percezione ed una manipolazione interattive, poiché hai bisogno di toccare e testare la torre per capire quando e come muovere determinati blocchi”; ha dichiarato il dottor Rodriguez.

Rodriguez ha in oltre spiegato come queste abilità possono essere utilizzate per un infinità di altri scopi oltre quello di giocare a Jenga. Particolarmente in lavori che richiedono un elevata e dettagliata interazione fisica, ad esempio la separazione di oggetti riciclabili o il montaggio di cellulari.

“Nella catena di assemblaggio di un cellulare, in quasi ogni passo, la sensazione di uno scatto o dell’inserimento di una vite sono dovuti alla forza ed al tatto più che alla visione.”; afferma Rodriguez.

Il mondo reale è ancora un insegnante migliore di molti computer

Uno degli aspetti più interessanti di questa ricerca è stato il confronto tra il robot prodotto da MIT e altri robot simili. Mentre il robot MIT ha sviluppato un abilita di gioco più tosto elevata giocando ad una sola torre nella vita reale, gli altri robot hanno dovuto studiare diverse centinaia di simulazioni virtuali per ottenere gli stessi risultati.

Tuttavia, è interessante come il machine-learning abbia faticato contro giocatori umani. Il numero di blocchi che un umano ed il robot riuscivano ad estrarre senza far cadere la torre era pressoché simile. Tuttavia, per ora il robot è stato programmato soltanto allo scopo di estrarre blocchi dalla torre senza farla crollare. In futuro gli sviluppatori stanno pianificando di insegnare al robot come estrarre mattoni in maniera strategica, ovvero rendendo la mossa successiva difficile per l’opponente.